Sui mercati si rafforza l’idea di una frenata della fase di rialzo dei tassi
I mercati continuano a guardare da un lato alla stato di salute dell’economia e dall’altro alle parole dei governatori delle banche centrali. Così si rafforza l’idea di una frenata della fase di rialzo dei tassi di interesse e dall’altra parte aumenta l’attenzione all’andamento del primo grande appuntamento con lo shopping della stagione invernale: il black friday.
Sul fronte macro la settimana appena trascorsa ha lanciato segnali preoccupanti per la Gran Bretagna, con inflazione ancora in salita e mercato del lavoro che mostra le prime tracce di raffreddamento.
Nella scorsa settimana il 45% degli strumenti ed indici utilizzati per le nostre analisi hanno registrato una variazione positiva. Il 54% ha subito una variazione negativa. Analizzando per macroclassi, il 46% degli strumenti ed indici azionari ha registrato una variazione settimanale positiva. Il 57% degli strumenti obbligazionari ed il 9% delle altre asset class utilizzate per le nostre analisi.
Le valutazioni in miglioramento nella scorsa settimana sono state il 29.6% del totale. La settimana precedente le valutazioni che erano state ritoccate al rialzo erano il 46.4% del totale.
Tra le analisi relative al comparto azionario, le valutazioni in miglioramento sono state il 26% del totale, percentuali in rallentamento rispetto alle settimane scorse.
Tra le analisi relative al comparto obbligazionario, le valutazioni in miglioramento sono state il 73% del totale. Un segnale che dimostra come sull’obbligazionario aumentino le posizioni di chi ritiene prossimo un cambio di scenario sul fronte della politica monetaria con una frenata della fase di rialzo dei tassi.
Tra le analisi relative ad altre asset class le valutazioni in miglioramento sono state il 18.75% del totale. In questa tipologia di analisi rientrano materie prime, derivati e valute.
Delle valutazioni effettuate il 31.2% risulta essere sopra la media a breve termine. Il 40.8% risulta essere sopra la media a lungo termine delle valutazioni. La scorsa settimana erano rispettivamente il 40% ed il 46%