Rapporto di forza tra oro e TIPS. Nei tassi reali il perchè del rally dell’oro?
Il rapporto di forza tra oro e TIPS (Treasury Inflation-Protected Securities) può dare utili indicazioni sulle aspettative di inflazione, sulla fiducia nella capacità dei titoli governativi di coprire il rischio inflazione e, ultimo ma non ultimo, sull’andamento dei tassi reali.
Sul primo punto la spiegazione è molto semplice. L’oro è storicamente considerato una copertura contro l’inflazione. Quando l’inflazione o le aspettative inflazionistiche aumentano, il prezzo dell’oro tende a salire. I TIPS sono titoli del Tesoro USA che offrono una protezione contro l’inflazione, dato che il loro valore principale aumenta con l’inflazione misurata dall’indice dei prezzi al consumo (CPI). Un aumento del rapporto tra oro e TIPS potrebbe segnalare aspettative di inflazione in crescita, perché suggerisce che gli investitori vedono nell’oro una copertura migliore dei TIPS.
Quando il rapporto oro/TIPS aumenta, siamo al secondo punto, questo potrebbe anche indicare una crescente sfiducia nella capacità dei titoli governativi di proteggere il capitale, soprattutto in periodi di alta inflazione o crisi finanziarie.
Terzo aspetto interessante è quello relativo ai tassi di interesse reali, vale a dire i rendimenti al netto dell’inflazione. Il prezzo dell’oro è inversamente correlato ai tassi d’interesse reali. Quando i tassi reali sono negativi o bassi, l’oro diventa più attraente poiché il costo-opportunità di detenere oro (che non genera interessi) diminuisce. Il rapporto oro/TIPS può indicare cambiamenti nella percezione del valore dei tassi reali: se il rapporto aumenta, può significare che i tassi reali sono attesi in discesa o che l’oro sta guadagnando più attrattiva come “bene rifugio”.
Fatta questa lunga premessa per spiegare i contenuti di questo rapporto di forza, andiamo a vedere cosa sta indicando in questo momento e se, dalla sua lettura, possiamo capire un po’ di più il perchè del rally sui prezzi dell’oro.
Eccolo qui, dunque, il rapporto tra oro e tips. Si nota come a partire da inizio 2022 l’indicatore acceleri al rialzo e come, a partire da inizio 2024, aumenti ulteriormente la velocità del movimento verso l’alto. Se risulta abbastanza facile interpretare la prima parte del movimento (quella che va dal 2022 al 2024, vale a dire nel periodo di alte aspettative di inflazione), risulta più interessante interpretare gli ultimi 10 mesi.
Da un lato l’oro continua a essere visto come un bene rifugio, ed è sostenuto dall’elevata domanda delle banche centrali e dall’incertezza geopolitica. Dall’altro lato i TIPS scontano una politica monetaria più accomodante unita però ad un tasso di inflazione che risulta più persistente, e questo significa tassi reali più bassi.
Ecco allora una chiave di lettura interessante per il rally dell’oro. Aspettative di tassi di interesse più bassi uniti ad attese di inflazione più alte riducono i tassi reali e rendono più attrattivo l’oro come strumento per proteggere il capitale.