Mercati scontano prolungamento della politica restrittiva della FED
I mercati azionari si fermano di fronte alle notizie macro che giungono dagli USA sul finire della settimana. L’indice PCE, infatti, ha registrato un’accelerazione nel mese di gennaio ed allo stesso tempo i consumi continuano a crescere. A questo punto appare scontato un prolungamento della politica restrittiva della FED e le conseguenze sul fronte della crescita economica nei prossimi mesi diventano più incerte. In settimana, infatti, sono continuati gli annunci di tagli occupazionali da parte di grandi industrie statunitensi. La situazione non sembra migliore in Europa, dove l’economia tedesca ha rallentato nel quarto trimestre 2022 e l’ipotesi di entrata in recessione tecnica si fanno più concrete. Andiamo a vedere qualche dato sulle nostre analisi settimanali.
Nella scorsa settimana il 11% degli strumenti ed indici utilizzati per le nostre analisi hanno registrato una variazione positiva. Il 88% ha subito una variazione negativa. Analizzando per macroclassi, il 8% degli strumenti ed indici azionari ha registrato una variazione settimanale positiva. Il 16% degli strumenti obbligazionari ed il 17% delle altre asset class utilizzate per le nostre analisi.
Le valutazioni in miglioramento nella scorsa settimana sono state il 23% del totale. La settimana precedente le valutazioni che erano state ritoccate al rialzo erano il 17% del totale.
Tra le analisi relative al comparto azionario le valutazioni in miglioramento sono state il 19% del totale.
Tra le analisi relative al comparto obbligazionario le valutazioni in miglioramento sono state il 56.25% del totale.
Tra le analisi relative ad altre asset class le valutazioni in miglioramento sono state il 29% del totale. In questa sezione rientrano le analisi relative al sentiment, alle materie prime ed alle valute.
Delle valutazioni effettuate il 21% risulta essere sopra la media a breve termine. Il 24% risulta essere sopra la media a lungo termine delle valutazioni. La scorsa settimana erano rispettivamente il 19% ed il 31%
