La stagione delle trimestrali è entrata nel vivo
La stagione delle trimestrali è entrata nel vivo ed i risultati delle principali società statunitensi hanno in qualche modo guidato la settimana sui mercati azionari, assieme all’oramai consueta discussione sull’evoluzione della politica monetaria negli USA ed in Europa. Alle brutte notizie sui profitti di società come Microsoft ed Intel, hanno fatto da contrappeso le note positive provenienti dai dati macro. Germania e Spagna sembrano in grado di evitare l’entrata in recessione, mentre negli USA i consumi hanno retto, seppur indebolendosi, anche nel quarto trimestre del 2022. I mercati continuano a ritenere prossima una pausa da parte della FED e di questo trae vantaggio soprattutto il mercato obbligazionario. Sul fronte azionario aumentano le incertezze, con molti analisti che ritengono il rally di breve periodo abbia il fiato corto.
Nella scorsa settimana il 68% degli strumenti ed indici utilizzati per le nostre analisi hanno registrato una variazione positiva. Il 32% ha subito una variazione negativa. Analizzando per macroclassi, l’81% degli strumenti ed indici azionari ha registrato una variazione settimanale positiva. Il 42% degli strumenti obbligazionari ed il 28% delle altre asset class utilizzate per le nostre analisi.
Le valutazioni in miglioramento nella scorsa settimana sono state il 23% del totale. La settimana precedente le valutazioni che erano state ritoccate al rialzo erano il 14% del totale.
Tra le analisi relative al comparto azionario le valutazioni in miglioramento sono state il 26% del totale. Su questo fronte è interessante notare che il “dominio” dell’azionario Europa mostra, in questo avvio della stagione delle trimestrali, qualche primo segnale di cedimento.
Tra le analisi relative al comparto obbligazionario le valutazioni in miglioramento sono state il 18.75% del totale.
Tra le analisi relative ad altre asset class le valutazioni in miglioramento sono state il 23% del totale. In questa sezione rientrano le analisi relative al sentiment, alle materie prime ed alle valute.
Delle valutazioni effettuate il 22% risulta essere sopra la media a breve termine. Il 36% risulta essere sopra la media a lungo termine delle valutazioni. La scorsa settimana erano rispettivamente il 19% ed il 53%