27 Marzo 2023

Investitori tra inflazione e stabilità del sistema bancario

Altra settimana nella quale i temi dell’inflazione e della stabilità del sistema bancario sono rimasti al centro dell’attenzione degli investitori. Le preoccupazioni generate da Credit Suisse si sono calmate sull’annuncio dell’unione con UBS, ma sul finire di settimana nuovi timori si sono affacciati sul mercato, con le voci su Deutsche Bank e la difficile stabilizzazione della First Republic Bank negli USA. Sul fronte inflazione le parole del governatore della FED Powell – dopo l’annuncio del rialzo di 25 punti base dei tassi – non sembrano convincere i mercati, più propensi ad uno scenario di tassi in calo già sul finire del 2023. Vediamo qualche dato relativo alle nostre analisi settimanali.

Nella scorsa settimana l’82% degli strumenti ed indici utilizzati per le nostre analisi hanno registrato una variazione positiva. Il 15% ha subito una variazione negativa. Analizzando per macroclassi, l’ 83% degli strumenti ed indici azionari ha registrato una variazione settimanale positiva. L’89% degli strumenti obbligazionari ed il 78% delle altre asset class utilizzate per le nostre analisi.

Gli investitori rimangono comunque molto cauti. La nostra analisi globale mostra come oro e liquidità continuino ad essere gli asset privilegiati di questa fase del mercato.

Le valutazioni in miglioramento nella scorsa settimana sono state il 36% del totale. La settimana precedente le valutazioni che erano state ritoccate al rialzo erano il 41% del totale.

Tra le analisi relative al comparto azionario le valutazioni in miglioramento sono state il 37% del totale.

Tra le analisi relative al comparto obbligazionario le valutazioni in miglioramento sono state il 25% del totale.

Tra le analisi relative ad altre asset class le valutazioni in miglioramento sono state il 59% del totale. In questa sezione rientrano sia le analisi di sentiment che quelle relative a materie prime e valute.

Delle valutazioni effettuate il 44% risulta essere sopra la media a breve termine. Il 29% risulta essere sopra la media a lungo termine delle valutazioni. La scorsa settimana erano rispettivamente il 44% ed il 32%.

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