20 Marzo 2023

Il settore bancario alimenta volatilità dei mercati finanziari

Il settore bancario è rimasto al centro della scena anche nella settimana appena conclusa e tutto fa pensare che nei prossimi giorni la trama sui mercati finanziari non cambierà di molto. La crisi ed il salvataggio in extremis di Credit Suisse sono solo l’ultimo tassello in sette giorni contraddistinti da una forte volatilità. Gli investitori continuano a scommettere sulla fine oramai prossima del ciclo di rialzi dei tassi di interesse, mentre sullo sfondo rimangono le preoccupazioni per le conseguenze sull’economia che un periodo di tassi elevati potrà produrre. In questo quadro, come ci ricorda l’analisti di risk on / risk off è la volatilità a prendere le redini del mercato, mentre sul fronte dei bond continua il recupero dei prezzi dei titoli a breve durata. Vediamo alcuni dati relativi alle nostre analisi settimanali.

Nella scorsa settimana il 43% degli strumenti ed indici utilizzati per le nostre analisi hanno registrato una variazione positiva. Il 55% ha subito una variazione negativa. Analizzando per macroclassi, il 31% degli strumenti ed indici azionari ha registrato una variazione settimanale positiva. L’89% degli strumenti obbligazionari ed il 61% delle altre asset class utilizzate per le nostre analisi.

Le valutazioni in miglioramento nella scorsa settimana sono state il 41% del totale. La settimana precedente le valutazioni che erano state ritoccate al rialzo erano il 41% del totale.

Tra le analisi relative al comparto azionario le valutazioni in miglioramento sono state il 43% del totale. Nella nostra analisi per settore la pessima settimana per il settore bancario in Europa e la “rivincita” del tecnologico nel brevissimo termine negli USA.

Tra le analisi relative al comparto obbligazionario le valutazioni in miglioramento sono state il 37.5% del totale.

Tra le analisi relative ad altre asset class le valutazioni in miglioramento sono state il 47% del totale.

Delle valutazioni effettuate il 44% risulta essere sopra la media a breve termine. Il 32% risulta essere sopra la media a lungo termine delle valutazioni. La scorsa settimana erano rispettivamente il 31% ed il 32%

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