Dati inflazione statunitense aumentano attese di pausa per la FED
I dati sull’inflazione statunitense continuano ad indicare un raffreddamento dei prezzi al consumo, con il picco che sembra oramai alle spalle. I mercati finanziari continuano a ritenere prossimo lo stop ai rialzi da parte della FED e questo anche se da parte dei membri dell’istituto centrale arrivano commenti molto prudenti. Un mercato del lavoro che continua a rimanere in salute e le prospettive sulla crescita in Europa, meno pessimistiche di qualche mese fa, fanno si che i mercati finanziari si orientino al rialzo nel breve termine. Vediamo qualche dato relativamente alle nostre analisi.
Nella scorsa settimana l’86% degli strumenti ed indici utilizzati per le nostre analisi hanno registrato una variazione positiva. Il 14% ha subito una variazione negativa. Analizzando per macroclassi, l’88% degli strumenti ed indici azionari ha registrato una variazione settimanale positiva. Il 95% degli strumenti obbligazionari ed il 72% delle altre asset class utilizzate per le nostre analisi. In particolare gli analisti insistono nel suggerire di guardare soprattutto alle indicazioni del mercato obbligazionario che con gli ultimi rialzi, rafforzati dai dati in calo dell’inflazione statunitense, sembra indicare prossima la fine della fase di politica monetaria restrittiva.
Le valutazioni in miglioramento nella scorsa settimana sono state il 19% del totale. La settimana precedente le valutazioni che erano state ritoccate al rialzo erano il 28% del totale.
Tra le analisi relative al comparto azionario le valutazioni in miglioramento sono state il 19% del totale.
Tra le analisi relative al comparto obbligazionario le valutazioni in miglioramento sono state il 37.5% del totale.
Tra le analisi relative ad altre asset class le valutazioni in miglioramento sono state il 6% del totale. In questa sezione rientrano le analisi relative a materie prime, valute e sentiment.
Delle valutazioni effettuate il 21% risulta essere sopra la media a breve termine. Il 53% risulta essere sopra la media a lungo termine delle valutazioni. La scorsa settimana erano rispettivamente il 28.68% ed il 48.06%